Milanesi di nascita, i Janismirror nascono nel 2011, dall’idea di Paul Basilico, chitarrista e seconda voce della band. La formazione iniziale, composta da Basilico alla chitarra, Lisa Benzoni alla voce, Mirko Montrasio al basso e Giacomo Cocetta alla batteria, passerà i successivi quattro anni a dedicarsi esclusivamente a live e scrittura. La ricetta perfetta per prendere le misure e capire quando è il momento di pubblicare le proprie canzoni. Tra i live nella zona di milano e la vittoria del concorso Democrazy nel 2016, quel momento arriva nel giugno del 2017, mese in cui la band pubblica il suo primo EP, dal titolo Janismirror.
Tra il 2018 e il 2019, i Janismirror devono affrontare un cambio di formazione, al posto di Montrasio, al basso, subentra Maurizio Cambianica. Il cambio più importante arriva al centro della formazione però, perché al posto di Lisa Benzoni subentra Enrico Cappelletti. Firmato con BlackDog, nel post pandemia, la band torna nel circuito dei live, nel corso dei tre anni successivi, e torna a pubblicare.
È un suono oramai alla portata di tutte le orecchie, quello dei Janismirror, ma non per questo la band è meno promettente. Il Seattle sound degli anni ’90, viene riscritto in chiave più moderna, tra atmosfere a metà tra suoni aggressivi e pesantemente distorti e soluzioni, se vogliamo, ai confini del Nu-Metal.
Dall’EP uscito nel 2017, le pubblicazioni non sono state tante. Concentrati sull’attività Live, i Janismirror hanno pubblicato solo tre singoli.
Il primo di questi tre, “The War isn’t Over”, uscito alla fine del 2022, è il triste resoconto di guerra di un ex soldato. Tra cupe sonorità e riff distorti, la band si scaglia contro gli ideali e gli slogan inculcati dalle élite politiche nelle persone. In “Twisted Years”, quel Seattle Sound di cui parlavamo in precedenza è il protagonista. Le stratificazioni delle chitarre effettate creano la cornice perfetta di un quadro caotico. È l’ultimo singolo, “Sleepwalker”, quello più interessante. L’alt-metal a soluzioni più moderne, in un vortice delirante linee melodiche di gran lunga più aperte, rispetto alle tracce precedenti, e di suoni distorti.
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