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Il calo della Soglia dell’Attenzione nell’Ascolto della Musica: Perché le Canzoni Sono Sempre più Brevi?

La questione del calo della soglia dell’attenzione nell’ascolto della musica è tornata alla ribalta nei giorni scorsi dopo un’intervista di Pinkpantheress uscita su ABC News. La frase che più ha fatto discutere (e che ha posto i dubbi che hanno portato alla stesura di questo articolo) è questa: “Una canzone non deve durare più di 2 minuti e 30 secondi”. 

Proviamo a fare un po’ di chiarezza sulla questione. 

Negli ultimi anni l’industria musicale ha vissuto un significativo trend ribassista, che ha visto la durata delle canzoni diminuire sempre di più. Vari analisti del settore si sono messi in moto per cercare di fare luce sulle motivazioni e, alla fine, sembrano essere arrivati ad una conclusione. Questo fenomeno è strettamente legato ad un calo nella soglia dell’attenzione degli ascoltatori. Perché sta accadendo, ma soprattutto, cosa possiamo fare per ascoltare la musica in maniera più “attiva”? 

Perché le Canzoni Sono Sempre Più Brevi?

Una delle influenze principali è l’avvento delle Piattaforme di Streaming. Ambienti come Spotify o Apple Music, hanno rivoluzionato il modo in cui consumiamo la musica. Questo tipo di servizio incentiva gli artisti a produrre più musica per massimizzare il numero di stream. Più una canzone viene riprodotta, maggiori sono i ricavi per gli artisti (a conti fatti, in realtà i ricavi maggiori sono per le piattaforme stesse). Di conseguenza, i brani con durate più brevi vengono valorizzati dall’algoritmo, in quanto possono essere ascoltati in maggior numero ma con un periodo inferiore rispetto ad altre tracce. Insomma, per farla breve, secondo l’algoritmo del nostro amato Spotify, quantità è meglio di qualità. 

Se pensate che questo sia l’unico motivo però, vi sbagliate di grosso. Rispetto al passato c’è stato un sostanziale cambiamento nelle Abitudini di Ascolto. Gli ascoltatori moderni tendono a preferire contenuti rapidi e facilmente digeribili. Con un catalogo costituito da milioni di brani a portata di click, la competizione per l’attenzione ha raggiunto livelli mai visti. È sempre più alto il numero di persone che non terminano l’ascolto di una canzone per passare a quella successiva. C’è anche chi, in preda alla costante ricerca di qualcosa di nuovo e coinvolgente, preferisce sentire le versioni velocizzate, in modo da risparmiare tempo.

Social Media, ma in particolar modo i Micro-contenuti, sono un altro problema importante di questa evoluzione. Piattaforme come Tik-Tok, hanno avuto un impatto enorme sulla durata delle canzoni. Il social network cinese è in particolar modo il responsabile della musica velocizzata di cui abbiamo parlato qualche riga fa. I brani più brevi si adattano meglio ai formati video che dominano queste piattaforme. Una canzone di successo su Tik-Tok può andare virale in pochi giorni (qui in Italia l’esempio più eclatante e la cover dei Måneskin), influenzando le classifiche musicali globali e spingendo gli artisti a creare musica che si adatti a questi contesti.

E qui tocchiamo un altro nervo scoperto. Va da sé che, nel momento in cui cambia il modo di ascoltare la musica, di riflesso cambia anche la Produzione di quest’ultima. La tecnologia ha reso la produzione musicale più accessibile e veloce (attenzione, questa non è una critica alla cosiddetta “musica fatta al computer”, di cui siamo sostenitori). Gli artisti possono sperimentare e produrre nuove tracce in tempi record, rendendo potenzialmente pubblicabile una maggiore quantità di brani. Anche qui torniamo ad un concetto di preferenza nella quantità anziché nella qualità. Esiste un nome per questo fenomeno ed è “Fast Music”. 

Nel momento in cui si sviluppa questo ciclo fra chi pubblica e chi ascolta, le Preferenze del Mercato si trasformano in un circolo vizioso che si ingrandisce ogni volta che si torna al punto di partenza. La fetta più grande di mercato, rappresentata dai giovani, tende ad avere una soglia dell’attenzione più bassa rispetto alle generazioni precedenti. Questo modo di assimilare la musica influenza direttamente chi la crea e di conseguenza gli stessi ascolti futuri. 

Come Ascoltare la Musica in Maniera più Attiva?

Abbiamo parlato di tendenze e del modo in cui la fetta di mercato musicale più ampia si sta evolvendo, ma anche in quest’epoca moderna esiste qualcuno che nuota controcorrente, basta solo saperlo cercare. Di seguito ti forniremo in maniera schematica degli accorgimenti che puoi prendere per godere della musica in maniera migliore.

  • Dedica del Tempo all’Ascolto: Può sembrarti banale, ma riservare del tempo specifico per ascoltare musica senza alcun tipo di distrazione è forse la scelta più importante. Scegli un momento della giornata, o della settimana, o del mese, insomma decidi tu quando, per sederti, rilassarti e ascoltare solo musica. 
  • Scopri la Storia Dietro le Canzoni: Non limitarti ad ascoltare, documentati. Scopri il contesto dietro determinate scelte artistiche della stesura di album e canzoni. I blog musicali sono una risorsa eccellente per trovare recensioni approfondite, interviste con gli artisti e analisi. 
  • Crea Playlist Tematiche: Non mettere tutte le canzoni dentro un’unica Playlist. Focalizzati su un mood o un genere in particolare, questo ti permette di creare un ascolto più attento e di focalizzarti in maniera migliore su cosa sta succedendo (o è successo) in una determinata scena musicale. 

Il Ruolo dei Blog Musicali

I blog musicali giocano un ruolo cruciale nel promuovere un ascolto più consapevole e informato. Offrono contenuti che vanno oltre la superficie, permettendo agli ascoltatori di scoprire nuovi artisti, generi e storie dietro le canzoni. I blog offrono recensioni dettagliate degli album, aiutano gli ascoltatori a comprenderne le sfumature, offrono guide mirate a introdurre gli ascoltatori a nuovi suoni, e analisi sulle tendenze musicali, su come si stanno evolvendo e si sono evolute. Capire perché la musica si evolve in un certo modo è l’unico modo per capire la musica stessa. 

Tornando alla frase di Pinkpantheress, questo articolo non intende dire che una canzone deve essere più lunga di due minuti e trenta secondi per esser considerata tale. La durata della canzone deve essere lunga quanto basta per trasmettere un determinato messaggio, che sia un minuto o dieci.

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