Remi Wolf

Big Ideas: La recensione del terzo disco di Remi Wolf

  • Remi Wolf – Big Ideas
  • 12 luglio 2024
  • ℗ Island Records

La ventisettenne californiana Remi Wolf è tornata giusto in tempo per rinfrescare e colorare questa estate 2024: Big Ideas, infatti, è il nome del suo terzo album, un progetto estremamente significativo ed interessante.

La traccia di apertura è Cinderella, un brano allegro, caratterizzato da una linea estremamente Funky, sia nei suoni che nella voce. Il quesito posto dal testo del brano è ciò che lo rende davvero interessante: deve esserci per forza qualcosa di sbagliato nel modo in cui siamo fatti? Il fil rouge del brano, infatti, è la descrizione della camaleonticità dell’essere umano: si può essere ciò che si vuole, a patto di essere felici. Il paragone con Cenerentola è piuttosto ironico – Remi Wolf intende rompere con convinzione e credibilità gli schemi sociali pre-impostati che, in un modo o nell’altro, logorano la vita di tutti.

Soup è un vero e proprio invito a non andare via, una preghiera a rimanere in un determinato luogo insieme. Il sound è molto più pop e la voce di Remi si mostra in tutta la sua potenza. La zuppa è proprio, in questo caso, un elemento di unione (anche se bizzarro) fra la persona che fa l’invito e la persona intenta ad andare via: “If you gave me your keys, I’ll go and pick up the soup”, canta su una scia di sonorità a metà fra Olivia Rodrigo e Dua Lipa.

Avete voglia di una traccia molto più rilassante e sensuale? Allora Motorcycle farà al caso vostro. È il brano più calmo del roster. Il testo, scandito dalla presenza degli orari, ripercorre una giornata caratterizzata dalla costante presenza di una motocicletta, elemento di nostalgia e quotidianità di questa coppia: il sound, molto vicino a quello degli Alabama Shakes, mescola Black Soul e White Rock’n’Roll. Rapide successioni ed immagini della vita a Miami si susseguono in Alone in Miami e la voce spezzata della Wolf accompagna la triste frase – “Alone in Miami, with you there”. Un testo che si concentra sulla resa nel momento in cui si perde la persona che più ci era affine in una città che non si riconosce più.

Big Ideas

Cherries & Cream è invece, un brano in cui si alternano domande poste al proprio amante: Ti stai pentendo? Come ti senti? Ma soprattutto, se lei è perfetta perché sei qui? È un altro brano che scardina gli stereotipi. “You’re critical, but you taste like cherries and cream, tangerine, avocado. / Yeah, i’m allergic but i like it a lot, so pitful”. Tutti versi che sottolineano quanto sbagliato sia abbandonarsi agli amanti ma quanto, delle volte, sia impossibile resistere.

Interessante come tutti i brani abbiano titoli brevi, proprio ad evidenziare il senso delle “big ideas” espresse però in un una maniera rapida e di rapida immaginazione. Pitful è il brano che meglio esprime il senso di inferiorità che si assume nel momento in cui ci si trova davanti alla persona per cui si provavano dei sentimenti. “Hit me like a truck, i’m so pitful”, sono così pietosa. Il brano ha una linea molto allegra e movimentata, quasi incalzante, che entra in contrasto con un testo pregno di insicurezza.

Frog Rock è sicuramente il brano più originale: forti versi di rane nell’intro accompagnano l’esplosione di tutti gli strumenti sporchi e la voce di Remi mentre intona una critica ad una persona che gioisce ora che lei non c’è più. La tua vita sembra così facile ora che non ci sono più / Non voglio che tu stia bene. Un forte assolo a metà brano dopo questa dichiarazione forte, quasi lapidaria, accompagna un falsetto struggente. In Just the Start la cantante dimostra quanto sia abile anche quando si riduce un brano ad una sola chitarra. La sua voce assume colori ancora diversi e sfumature più dolci in questo brano, in cui cerca di acquisire consapevolezza su suo essere un’artista in un mondo stereotipato e dominato dall’omologazione.

Quando pensi che sia la fine, in realtà è solo l’inizio: viva la reazione, ma soprattutto, viva la fatica per raggiungere i propri obbiettivi. In un mondo orientato esclusivamente ai numeri, alle voci e ai corpi perfetti, Remi Wolf irrompe con la sua personalità travolgente per darci una grande lezione: è necessario smettere di annullare i tratti personali degli artisti per scoraggiare la narcotizzazione più totale e l’omologazione. Le sue “grandi idee” ci piacciono, eccome.

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