The Vaccines

The Vaccines: la recensione di “Pick-up Full of Pink Carnations”

  • The Vaccines – Pick-up Full of Pink Carnations 
  • 12 gennaio 2024
  • Super Easy

In medio stat virtus: The Vaccines forse l’hanno trovato. Dopo il tentativo da Dancefloor di Back in the Love City (2021) e del precedente Combat Sport (2018), nel quale strizzavano l’occhio ai Franz Ferdinand, eccoli riappropriarsi delle loro ritmiche d’origine, continuando però la ricerca verso sonorità più tridimensionali grazie ad un uso, questa volta ben calibrato, di tastiere e sintetizzatori.

Sometimes I swear è la opening track, che ci regala fin da subito una melodia di incredibile dolcezza, quasi ad autoproclamarsi i Coldplay dell’underground. Chitarre stratificate e parti strumentali da stadio a condire il tutto.  Heartbreak Kid prosegue poi con una sferzata ritmica degna dei Vaccines d’antan unita all’America appena conquistata dal frontman Justin Young. Voci filtrate, arrangiamenti ricchi. Watch out, Brandon Flowers !

The Vaccines

Lunar Eclipse prosegue il filone di ritorno al futuro mischiando un riff pulito e riconducibile immediatamente ai nostri con l’uso della drum machine. Discount the Kooning è un viaggione new wave: chitarre iper riverberate, sintetizzatori anni ottanta, strofa alla Jarvis Cocker. Siamo inglesi, after all. Distorsore e valvole terremotate per Primitive Man, il cui vero merito è la scoperta di tematiche sociali inedite per The Vaccines, l’uomo primitivo, figlio del patriarcato, promette di cambiare vomitando però parole prive di significato.

Sunkissed è la canzone perfetta per la colonna sonora di un film il cui protagonista ricorda i suoi anni d’oro in cabriolet sulle strade della California: fresca e malinconica, quasi Keane. La situazione si fa più cupa sulle note di Another Nightmare, grazie al riff introduttivo giocato sull’ottava bassa della sei corde, per poi aprire ad un ritornello il cui trattamento della voce fa immediatamente pensare agli Editors. Love to walk away è invece la canzone dei ragazzi fighi che stanno uscendo coi loro giubbotti di pelle, riuscite quasi a vederli entrare nel club. Più stratificata e stellare, quasi electro-pop, The Dreamers ci accompagna verso l’elegante coda di Anonymous in Los Feliz.

Pick-up Full of Pink Carnations è il disco maturo di una band iconica che ha avuto il coraggio di non invecchiare, esplorare strade nuove, a volte vicoli ciechi, a volte una Highway soleggiata. Let’s drive !

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